Di ritorno dal Sudafrica. Le nostre impressioni.

Siamo tornati da qualche giorno del nostro viaggio in Sudafrica, e siamo ancora un po’ sballottati, circondati da parenti e amici da salutare, souvenir da sistemare, zaini da disfare e tante lavatrici da fare, molto contenti ( a parte per il freddo e il buio!) e pronti a tirare le somme del viaggio: come è stato il Sudafrica?

Sicuramente è stato una sorpresa!

E’ un paese che ci ha dato molto di più di quello che ci saremmo aspettati.

Ma partiamo dalle cose negative, cosa non ci è proprio piaciuto?

Prima di tutto l’Apartheid.
Prima di partire per il Sudafrica ci eravamo informati sulla storia dell’Apartheid e di Mandela, avevamo letto libri (da consigliare “Un arcobaleno nella notte” di Dominique Lapierre) e visto film sull’argomento per arrivare informati almeno un po’.

Eravamo preparati sulla storia relativamente recente dell’Apartheid, cioè tutte quelle leggi razziali che dovevano letteralmente “separare” le persone di razza bianca da quelle non bianche.

Ma non si è mai preparati abbastanza per vivere queste cose.

E la cosa strana è che ancora oggi, dopo anni di violenze e morti, nonostante il sacrificio di Mandela, dopo anni di lotte per raggiungere diritti che dovrebbero essere naturali come la libertà e il voto, in Sudafrica ancora si vedono le cicatrici.

Purtroppo quello che abbiamo notato durante il nostro viaggio è che la famosa “separazione” non è più dettata da leggi ufficiali, ma purtroppo esiste ancora.

Abbiamo notato che i lavori più umili (camerieri, baristi, commesse) sono effettuati tutti da persone di colore, le zone più ricche sono esclusivamente abitate da bianchi (che magari hanno la governante o il giardiniere di colore).

Nelle township, che sono delle vere e proprie baraccopoli dove molte volte manca acqua e servizi igienici, vivono solo persone di colore.

Non abbiamo mai trovato una coppia mista sudafricana, nelle scuole abbiamo notato classi composte da bambini e ragazzi con lo stesso colore di pelle.

Ci è capitato più di una volta di conoscere sudafricani che parlano ancora di comunità bianca e comunità nera, di “black school” o “white school”.

A noi questa cosa è saltata molto spesso agli occhi e purtroppo è così.
Nonostante tutto, l’apartheid esiste ancora. E fa venire i brividi pensarci.

Un’altra cosa negativa è il fattore sicurezza.

Premetto che in tutto il viaggio non ci siamo mai sentiti in pericolo, ma abbiamo preso più precauzioni del solito.

Diciamo che la sera, per non dire dopo il calar del sole è meglio non uscire, specialmente se a piedi da soli o con i mezzi pubblici.
Le nostre serate le abbiamo passate quasi tutte negli ostelli o al massimo in qualche locale vicino, perchè al calar del sole c’è un vero e proprio coprifuoco.

In genere in Sudafrica è meglio avere un occhio di riguardo, specialmente in certe zone delle grandi città e a certi orari, come il buon senso insegna.

Ma adesso che le cose negative sono finite, passiamo a quelle positive.
Cosa ci è piaciuto del Sudafrica?

Capetown e il Western Cape.
E’ una zona meravigliosa, che da sola vale il viaggio.

Capetown è uno spettacolo: è bella, vivace, organizzata e offre attrattive di tutti i tipi.

Robben island, i mercatini, la Table Mountain, il Waterfront e il lungomare, è una città che ci ha sorpreso, sembra quasi una città europea ma con un animo africano, assolutamente da vedere.

Ma il Western Cape non è solo Capetown.
C’è la penisola del Capo, dai panorami mozzafiato, c’è la zona dei vini con le cittadine di Stellenbosch e Franschhoek a farla da padrone con degustazioni di ottimi vini e ottimo cibo.

Si può visitare Hermanus, la città delle balene, dove ho festeggiato il mio compleanno vedendo… le balene!!

C’è la Garden Route, una strada panoramica con molte attrattive, parchi naturali bellissimi, dove la natura è sempre la protagonista con spiagge, montagne, foreste incontaminate.

Insomma è una zona che ci ha entusiasmato e sorpreso, veramente ma veramente bella!

Il Safari.

Il Safari è un’esperienza unica, ma stavolta che l’abbiamo fatto nel Kruger in self-driving forse ancora di più.

Sai la soddisfazione di trovare e osservare gli animali dalla nostra mini Ford Figo?

Non siamo riusciti a vedere tutti i Big 5 (il leopardo non si è proprio voluto far trovare!), ma siamo stati davvero fortunati a vedere tantissimi animali, e la cosa più bella, nel loro habitat naturale.

Altre cose che ci hanno colpito positivamente sono la gentilezza e la disponibilità delle persone, la facilità di viaggiare (abbiamo percorso più di 3000 km in autonomia, con la nostra mini auto noleggiata senza mai un problema), le strade principali sono molto buone, si mangia bene, il cibo è relativamente economico e si trova di tutto.

Il Sudafrica è un paese economico, sicuramente più caro dei paesi del Sudest asiatico o di altre nazioni africane, ma paragonato ai prezzi europei ha sicuramente un rapporto qualità/prezzo migliore.
E’ un paese turisticamente organizzatissimo, ovunque abbiamo trovato tantissime attività da fare, ci sono info point che propongono escursioni e tour di ogni tipo.

Poi la natura. Natura incontaminata ovunque, tantissimi parchi bellissimi e organizzati, sempre a contatto con spiagge, moltagne, foreste, cascate, e paesaggi fantastici.
E i colori. Il blu del mare e del cielo, la terra rossa, le foreste verdi, tutto sembrava più sgargiante e brillante, chissà perchè!

Insomma, è stata un’esperienza unica, come unico è ogni viaggio, ogni nuova esperienza, ogni nuova avventura, ma siamo convinti che il Sudafrica sia una di quelle mete che non deve mancare nella lista di un viaggiatore!

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