Spesso viaggiando in lungo e in largo per la Puglia, ci è capitato di vedere alcuni cartelli che indicavano un certo Museo del Confetto Mucci, ad Andria, a nord di Bari.
Approfittando del nostro tour in Puglia abbiamo deciso, finalmente, di dedicare del tempo per visitare Andria e il Museo del Confetto Mucci, un’esperienza carinissima, ma soprattutto deliziosa!
La Confetteria Mucci è una vera e propria istituzione ad Andria, e se volete sapere tutto sui confetti e sulla storia della famiglia Mucci, vi consigliamo di visitare il Museo più dolce d’Italia, il Museo del Confetto!
Noi abbiamo prenotato la visita con degustazione chiamando direttamente il Museo, via telefonica.
Pagando 5 euro a persona, è infatti possibile visitare la confetteria e il museo, ascoltare le spiegazioni sulla storia, l’evoluzione dei prodotti e dulcis in fundo…assaggiare ottimi confetti!
Le ragazze sono molto gentili e preparate, e appena si entra nel negozio si viene accolti in un ambiente ricercato e coinvolgente dal profumo incredibile di confetti.
Ci siamo ritrovati circondati da confetti di ogni tipo, colore, gusto…quanta bellezza!
Ci sono confetti per ogni tipo di avvenimento o festa, perfino sul soffitto ci sono dipinti che raffigurano i confetti…
Vi siete chiesti il perchè la confetteria, che ha più di cento anni, nasca proprio ad Andria?
Ad Andria c’è una grande tradizione del confetto, da sempre simbolo di prosperità e fertilità.
Infatti tuttora c’è l’usanza che la suocera doni alla futura promessa sposa un cesto pieno di confetti in segno di buono augurio per un matrimonio felice e prospero.
Altra tradizione molto sentita è quella della “petresciata“, in cui il futuro sposo deve andare a casa della promessa sposa e farle piovere sulla testa una manciata di confetti colorati.
E guai a non farlo! C’era il rischio che qualcuno mandasse in fumo il matrimonio…
La “petresciata” era anche il lancio dei confetti nel periodo di carnevale che bande di ragazzi mascherati dispettosi e giocherelloni facevano tra di loro.
In questo caso, però, i confetti erano grossi come palline da ping-pong e così pieni di zucchero da essere praticamente immangiabili.
Servivano solo per le scorribande tra ragazzi, ma Il Comune di Andria vietò questa tradizione negli anni 40, dati i numerosi danni a persone e cose (tra cui le vetrate delle finestre…il troppo zucchero deve aver dato alla testa!!!).
Dopo una breve spiegazione si inizia con la degustazione vera e propria, una bontà!
Si assaggiano i confetti classici, quelli che si usano nelle bomboniere nelle varie ricorrenze.
Sono fatti con la mandorla siciliana Pizzuta di Avola, di altissima qualità, considerata da molti come la migliore mandorla al mondo.
Poi passiamo ad assaggiare i famosi e coloratissimi (non per niente venivano lanciati a Carnevale) Tenerelli Mucci, i miei preferiti! Giuro che sono come le ciliegie, uno tira l’altro.
Sono fatti con Nocciole del Piemonte IGP o con Mandorle pugliesi di Toritto, poi ricoperti da un doppio strato di cioccolato bianco e fondente. Infine l’ultimo finissimo strato di confettatura colorata.
Sono uno spettacolo e sono il cavallo di battaglia della Confetteria Mucci, che produce questi confetti dal 1930 rispettando la vera ricetta tradizionale.
Continuiamo la nostra degustazione con i dragées.
Ero completamente ignara di cosa fossero.
Praticamente sono dei confetti dalla forma rotonda buonissimi, ricoperti di cioccolato fondente, bianco o al latte e al loro interno c’è un ripieno liquido o croccante.
Il ripieno liquido può essere il caffè o un liquore come limoncello, sambuca o rhum.
Il ripieno croccante è gianduia, cioccolato al peperoncino o cocco.
Insomma, sono così buoni che la domanda è solo una: perchè non assaggiarli tutti? 😉
Dopo la degustazione si passa alla visita del Museo vero e proprio tra le sale dove sono esposte tutti gli antichi macchinari che servivano a produrre i confetti.
I macchinari sono tenuti benissimo, le spiegazioni delle ragazze sulle tecniche utilizzate per produrre confetti e dragées sono molto chiare e affascinanti.
Da lì si passa in una sala video, dove ci si accomoda e viene proiettato un breve video che illustra e spiega la storia della famiglia Mucci da quando è nata fino ai giorni nostri, con tutte le innovazioni.
Successivamente si visita la sala del cioccolato.
Ebbene SI…la famiglia Mucci ha prodotto anche cioccolato. In questa sala si può capire tutto il processo dal frutto della pianta del cacao fino alla cioccolata.
Davvero spettacolare!
Ma non è ancora finita!
Passiamo alla visita dell’ultima sala, solo in ordine di visita…quella delle caramelle. In questa sala è possibile assaggiare caramelle balsamiche o al limone e viene spiegato l’interessante processo per produrle.
La quantità di stampi per produrre caramelle di ogni forma e dimensione è incredibile.
E come sono buone quelle che loro chiamano Cristalli al limone, una bontà!
La visita è davvero interessante e permette di conoscere una bella realtà Pugliese.
I confetti sono buonissimi ed è praticamente impossibile uscire dalla Confetteria Mucci senza!
E infatti…
Quindi consigliamo vivamente di visitare il Museo del Confetto Mucci, ne rimarrete stupiti e uscirete sicuramente un po’ più addolciti!
Photogallery:
Link utili:
- Confetteria Mucci: il sito ufficiale della confetteria, per conoscere meglio i prodotti e la storia della famiglia Mucci. C’è anche lo shop online dove poter comprare i loro prodotti. Se vi iscrivete alla newsletter vi arriveranno tante offerte e sconti!
- Museo del Confetto: il sito dove avere maggiori informazioni sul museo, vedere i contatti e la posizione e prenotare la visita con degustazione.
Che meraviglia, da golosa che sono di sicuro non mi lascerò sfuggire la visita al museo. Conosco i confetti Mucci, ho avuto la fortuna di assaggiarli in un negozio qui a Termoli. Sono davvero buoni!
Non conoscevo la tradizione del confetto di Andria. La sala del cioccolato deve essere stata una bella tentazione!
Che peccato non aver letto prima quest’articolo, ero li a due passi qualche mese fa, lo avrei visitato volentieri. Mi sembra di sentire il profumo mandorlato… che meraviglia!
Che peccato! Vorrà dire che dovrai tornare nella nostra puglia! 😉
Mai stata al loro museo, ma ne ho mangiati così tanti da farmi del male ahah! Una tappa che devo assolutamente recuperare appena scendo dai mei!
Ma che figata! Non ne sapevo l’esistenza! Una degustazione di confetti sarebbe bellissima!
Un museo di golosità, lo vorrei tanto visitare la prossima volta che scendo in Puglia!
Sono rimasta incantata dalla descrizione della tua esperienza, corredata da splendide foto.Il mondo dei confetti è molto affascinante, ha per me un mood vintage che mi attira.
Non sapevo che esistesse un muse dedicato ai confetti, lo trovo molto interessante e particolare. Spero di poterlo visitare.
Premetto che adoro i confetti! Quelli classici bianchi con la mandorla, potrei mangiarne fino a scoppiare e se mai riuscissi a vistare questo Museo credo che non ne uscirei più! Mi intrigano molto ti dirò anche quelli con il ripieno di caffé! Da noi in Lombardia era tradizione lanciare ai matrimoni di piccoli confettini colorati che si chiamavano benis ed erano di augurio alla coppia.
Che bella tradizione, non la conoscevo. Non pensavo che anche in Lombardia ci fossero delle tradizioni legate ai confetti, che bello!
Conoscevo già i dragées, li ho visti anche da Venchi o Lindt, se ne hai nostalgia. Non pensavo esistesse un museo di questo genere. Hanno fatto bene a realizzarlo, per valorizzare le nostre tradizioni italiane.
Che meraviglia!!! Non ero a conoscenza di questo museo che trovo davvero splendido e vorrei visitare. Mi piace la tradizione della petrasciata, mi piacerebbe assistere e curiosare, sono un amante di tradizioni che ci riportano alle nostre origini
Leggendo questo articolo ho realizzato che l’universo del confetto non lo conosco per nulla. Mai avrei immaginato tutte queste tipologie di confetti. Nella mia ignoranza pensavo che l’unica cosa che potesse cambiare in un confetto fosse il colore del guscio esterno. Invece mi si è aperto un mondo! Da golosa quale sono credo che apprezzerei tantissimo i Tenerelli Mucci.
Sono buonissimi, ti consiglio di visitare il loro shop on line, hanno sempre un sacco di offerte!
Ho sempre preferito i confetti al cioccolato piuttosto che quelli classici alla mandorla ma sicuramente non avevo idea di quanti tipi esistessero! Amo tutto ciò che è al cocco e quindi mi piacerebbe provare un sacco quelli!
Quando si dice che c’è un museo per tutto, è proprio vero! Non mi sarei mai aspettata di sentir parlare del Museo dei Confetti e invece. In più avete dato tantissime informazioni sul confetto di cui non avevo la più pallida idea. I proverei sicuramente i drafgées al limoncello ed al cioccolato al peperoncino!
Ma dimmi te che visita spettacolare!!! Pensare che ad ottobre siamo stati a Castel del Monte e abbiamo visto pure la segnaletica…ne siamo rimasti colpiti ma non siamo riusciti a passare!!! I nostri amici pugliesi ci avevano detto del valore di questo prodotto e della tradizione legata ad essa, ma grazie a questo articolo ho avuto molte più informazioni 🤩
Confesso che non mi sarei mai aspettata che esistesse un museo del Confetto. Mi incuriosisce molto… se poi ha prodotto anche ciccolata, devo trovare il modo di visitarlo assolutamente!!
Mi piace moltissimo quando un muse ripercorre anche la storia di un paese e quella di una famiglia, insomma sono tra i miei preferiti. Questo non mancherò di visitarlo!
Ma buoni! Vorrei fare anche io la degustazione, prendo informazioni. 🙂
Potrei sentirmi male a mangiare confetti per quanto mi piacciono. Mi ricordo che quando ci siamo sposati io e Valerio, con la scusa degli assaggi, ho fatto man bassa tra le varie tipologie e ad oggi non sono riuscita a trovare un difetto. Non conoscevo i confetti di Andria, pensavo in Italia fossero famosi solo quelli di Sulmona, e in effetti anche lì c’è un museo simile a questo… Mi avete incuriosito ragazzi, il Museo Mucci sembra un posto interessantissimo, un bel mix di tradizione e golosità.
Se ti capita vai a visitarlo perchè è davvero interessante e super goloso!
Leggo con profondo interesse questi post che mi raccontano di una Puglia a me sconosciuta.
Mi piace tantissimo visitare questa tipologia di musei. Mi manca, spero di potere presto rimediare! non conoscevo la “petresciata” ma sino una grande estimatrice della “pizzuta” di Avola. Sin da quando ero piccola, mio padre mi ha trasmesso l’amore per i confetti. Bellissimo articolo, lo leggerò a mio padre (è quasi cieco) e so che lo apprezzerà!
Che bella cosa… poi facci sapere cosa ne pensa!
Adoro i confetti al punto da comprarli anche senza un motivo, un po’ come se fossero caramelle, ma ammetto di non aver mai visto una fabbrica di produzione. Davvero molto interessante, prendo appunti così quando andrò in Puglia ci andrò, grazie.
Accidenti! Questo è il museo! Mi risposerei solo per farmi lanciare in testa i confetti! Ne mangerei a chili, figuriamoci quelli con la mandorla d’Avola! Assaggerei inoltre volentieri i dragées, che non conosco. Dolcissima visita: me la segno!
I confetti, mamma mia… Io ne mangerei a chili! Non nascondo che mi sorbirei cerimonie e lungaggini solo per mangiare più confetti possibile! Lo so, sono tremenda… Eppure! Bello questo museo, diverso dal solito!
Sai che ho usato spesso i confetti Mucci per le confettate? Prima ero una wedding Planner, e mi piaceva lavorare soprattutto con materie prime di qualità. Mi sono avvalsa più volte di questa azienda, tramite un rappresentante di zona. Sono il top!
I loro confetti sono buonissimi. Immagino che successone ai matrimoni…. ;)))
Pur abitando a pochi chilometri da Andria, non ho ancora visitato il Museo del Confetto Mucci. Appena potrò lo visiterò anche perché non sapevo che ci fosse la sala del cioccolato che merita di essere vista.
Maria Domenica